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venerdì 17 gennaio 2014

Battaglia, un vampiro a fumetti

Può anche capitare che un orango mangia-banane che vive tra gli scaffali della biblioteca di Ankh-Morpork ogni tanto, tra tanti libri, si imbatta anche in un fumetto. O ne attenda l'uscita di uno che si è già ritagliato un suo spazio nelle librerie e che ora intende rilanciarsi anche in edicola. E' il caso del prodotto in rampa di lancio dell'Editoriale Cosmo, arrivata nell'ottobre 2012 con l'intenzione di adattare al formato cosiddetto "bonelliano" opere pubblicate originariamente in francese riducendo la dimensione delle grandi tavole e togliendo loro il colore a favore del bianco e nero. In poco più di un anno la risposta del pubblico è stata positiva, e ora i responsabili hanno deciso di tentare con un personaggio cult dell'universo italiano delle nuvole parlanti: il vampiro siciliano Pietro Battaglia. Nato nel 1997 dal talento dello sceneggiatore Roberto Recchioni (attuale curatore di Dylan Dog e creatore della serie a fumetti Orfani per la già citata Sergio Bonelli Editore) e dal disegnatore Leomacs (Tex, Magico Vento), Battaglia, cinico e violento vampiro, racconta uno spaccato della storia italiana, da Caporetto al dopoguerra e arriva per la prima volta in edicola il 22 gennaio con due storie che i cultori hanno già conosciuto, seppur in un formato più "lussuoso". In questa nuova edizione "popolare", però, ci sono tavole inedite che la rendono altrettanto preziosa.
Nella prima, Caporetto, il lettore viene catapultato nella Genova del G8. La polizia carica contro i manifestanti e Pietro Battaglia salva, a modo suo, una ragazza. Un flashback riporta la scena a Caporetto, nel 1916, per far conoscere le origini del vampiro. Sfuggito a un assalto, il protagonista scrive lettere d’amore dal fronte alla sua amata, che si chiama Ninetta. Un giorno, d’improvviso, viene ucciso da un soldato austriaco, ma nel momento in cui incontra la Morte decide di ribellarsi e di riprendere in mano la sua esistenza.
Nella seconda storia, Vota Antonio, le avventure si spostano nella Basilicata del dopoguerra e nella spietata campagna elettorale tra due candidati, un democristiano e un comunista, pronti a tutto pur di far fuori il rispettivo rivale. Una storia che mescola l’umorismo di Don Camillo e Peppone con le atmosfere western di Per un pugno di dollari.

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