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domenica 27 ottobre 2013

Ho fatto pace con il Re grazie a 22/11/'63

Ho fatto pace con il Re. Ho chiuso l’ultima pagina di 22/11/’63 di Stephen King con la sensazione di aver ritrovato un vecchio amico, un mentore che avevo abbandonato portandolo però sempre nel cuore. Oltre 10 anni fa, in piena fase vorace di qualsiasi cosa lui scrivesse, rimasi talmente deluso dall’Acchiappasogni da avere un rifiuto totale verso le sue opere. Eppure ho continuato a comprarle, via via che uscivano, perché sono cresciuto con Carrie e Le notti di Salem, ho un’adorazione totale per Pet Sematary (che mi ha regalato ben più di una notte insonne) e reputo It uno dei romanzi più belli nella storia della letteratura statunitense. Da una parte lo respingevo, dall’altra non intendevo spezzare il cordone ombelicale con uno dei miei autori preferiti. Roba da manuale di psicanalisi, probabilmente…
Per farla breve, lo scorso agosto ho deciso di spezzare l’incantesimo e di tornare a volare tra le pagine di King ripartendo da Joyland, di cui ormai mi arrivavano giudizi entusiasti da ogni dove, più incontrollabili di uno sciame di zanzare. E quando sono andato dritto alla libreria per prendere il volume, mi sono imbattuto appunto in 22/11/’63 che quasi mi guardava male, per dirmi: “Hai comprato prima me, ho la precedenza”. Non ho potuto che dargli ragione. L’impresa è stata complicata solo per mancanza di tempo, tra famiglia e lavoro, ma le pagine scorrono in una maniera strepitosa, gli intrecci sono geniali e viene voglia di andare avanti solo per capire come andrà a finire. Il Re del Maine, oltretutto, ha disseminato citazioni di It e Christine a piene mani, costruendo una bolla di familiarità in cui mi sono adagiato, cascandoci in pieno. La trama, a grandi linee, ruota intorno a Jake Epping, narratore in prima persona e professore d'inglese nella cittadina di Lisbons Falls che, su indicazioni del proprietario di una tavola calda che frequenta abitualmente, torna nel passato per impedire l’assassinio di John Fiztgerald Kennedy da parte di Lee Harvey Oswald. Nel frattempo, approfitta della “gitarella fuori porta” per impedire altri avvenimenti tragici, con la consapevolezza che, una volta tornato nel suo tempo, il varcare nuovamente il passaggio verso gli anni Sessanta comporterà azzerare tutto quello che è stato fatto nel viaggio precedente. I primi due passaggi da un’epoca all’altra avranno conseguenze variabili ma comunque sempre tragiche, perché il passato non ama essere cambiato. Una terza missione avrà allora lo scopo di rimettere tutte le cose a posto. Il plot sembra semplice, ma sono le storie che si sviluppano intorno al protagonista e che si intrecciano con la storia reale, quella letta sui testi e vista attraverso i filmati, che tengono incollato il lettore e gli fanno sentire una lacerazione al momento di chiudere il volume e mettere il segnalibro. Stephen King è decisamente il numero 1: magari lo avevo scordato, ma ora lo so di nuovo.
Inutile sottolineare quale sia il romanzo che ho immediatamente cominciato dopo 22/11/’63. Ovviamente Joyland, hai visto mai che si offende per essere stato scavalcato la volta scorsa…


giovedì 24 ottobre 2013

Cresce l'attesa nella comunità fantasy: sta per uscire Elantris

Sta per uscire, sotto il marchio Fanucci Editore, uno dei romanzi fantasy più attesi in Italia degli ultimi anni: Elantris di Brandon Sanderson, che giungerà sugli scaffali il 31 ottobre dopo essere stato preceduto da una fama tambureggiante. Uscito negli States nell’aprile del 2005, è stato poi pubblicato in Russia, Germania, Francia, Polonia, Olanda, Brasile, accrescendo l’attesa e la curiosità dei tanti fans, anche alla luce del fatto che l’autore ha avuto un’impennata di popolarità per aver portato a compimento la saga della Ruota del Tempo seguendo gli appunti lasciati da Robert Jordan prima di sparire.
La vicenda ruota attorno a una città in rovina, i cui abitanti non possono morire o essere uccisi (se non tramite decapitazione o combustione), ma i loro corpi non sono in grado di guarire e portano in eterno i segni e il dolore delle ferite che ricevono. E’ qui che si snodano le vite di 3 personaggi, le cui vicende si intrecciano. C’è Raoden, principe di Arelon, che si trasforma in un elantrian all'inizio del libro e viene appunto inviato a Elantris, dove è trattato come un diverso. Farà di tutto per migliorare la situazione di quella che un tempo era la meraviglia del mondo . C’è anche la principessa Sarene, promessa sposa di Raoden per ragioni politiche, anche se i due non si sono mai incontrati, che arriva ad Arelon e scopre che, per una legge locale, deve considerarsi sposata perché il futuro marito è sparito prima del matrimonio. Presunta vedova prima ancora di andare all’altare, si impegna a fondo per tutelare gli oppressi, compresi gli abitanti di Elantris. Infine c’è Hrathen, un Alto Sacerdote che arriva ad Arelon con il compito di convertire il paese alla sua religione entro tre mesi, altrimenti tutti i cittadini verranno spazzati via dai suoi eserciti. Per riuscire nei suoi intenti prova a influenzare l’aristocrazia, ma trova in Sarene una fiera oppositrice ai suoi piani.
Il resto andrà scoperto tra le pagine del volume che Fanucci si appresta a spedire nelle librerie con un giudizio esplicito in copertina: “Il più bel romanzo fantasy scritto negli ultimi anni”. Firmato Orson Scott Card. Verità o cortesie fra colleghi? Provare per credere…

venerdì 18 ottobre 2013

Bentornata Bridget Jones!

La terza avventura di Bridget Jones o l’autobiografia di Sir Alex Ferguson? I bookmaker si interrogano su quali saranno i libri più venduti a Natale in Inghilterra e secondo Paddy Power, la lotta per conquistare il titolo di bestseller delle Festività sarà un testa a testa tra Bridget Jones: Mad About The Boy di Helen Fielding (che in Italia è appena uscito per i tipi di Rizzoli con il titolo Bridget Jones. Un amore di ragazzo) e le memorie dell’ex allenatore del Manchester United. Entrambi sono quotati a 1,91. Lontanissimi gli altri candidati, rappresentati dalle biografie dell’olimpionico Mo Farah (11), dell’attore britannico David Jason e della comica Jennifer Saunders (entrambi a 13) e dell’allenatore Harry Redknapp (15).
Anche questo è la prova che Bridget Jones è tornata, scatenando "boatos" fin da quando la sua autrice ha presentato a Londra il terzo capitolo della saga, i cui primi due gradini sono approdati con successo sul grande schermo, con Renèe Zellweger negli abbondanti panni della protagonista e Colin Firth in quelle dell’amato Mark Darcy, che però, in caso di nuovo film, non tornerà perché è morto, nel frattempo, saltando su una mina in Sudan.
L’eliminazione della “quintessenza del gentleman inglese”, come l’aveva definito la stessa autrice, ha sollevato non poche critiche, ma la Fielding voleva scrivere di Bridget come mamma single, ponendo l’attenzione sulla vita dei genitori e il lavoro femminile. D’altra parte ha detto, come riportato dal Telegraph, che avrebbe aspettato “di avere davvero qualcosa da dire prima di prendere di nuovo la penna in mano per un altro libro di Bridget  Jones”. Sono passati così 14 anni e adesso la sua creatura è una donna 50enne, vedova e di nuovo in cerca dell’amore dopo aver avuto un maschio e una femmina appunto da Mark Darcy. Così torna a flirtare con il sesso opposto, questa volta però sui social network e con uomini 20 anni più giovani di lei, ma affronta anche la quotidianità e i molti problemi legati alla realtà di essere sola con due figli da crescere.
Una cosa è certa: i fan più accaniti di Bridget avranno già sbranato le pagine per scoprire chi è il ragazzo del titolo (un toy boy conosciuto sul web? Un altro figlio?) mentre altri lettori si appresteranno a breve a palpitare per la "vergine di ritorno" convertita a Twitter per necessità. Certo che il messaggio lanciato dalla Fielding è piuttosto accattivante: "Spero che la gente riderà tanto quanto ho riso io mentre scrivevo". La ricetta del successo è servita.

lunedì 14 ottobre 2013

Premio Nobel: quando Tolkien non fu reputato all'altezza

In questi giorni in cui si è parlato molto di Premio Nobel, ho trovato, girando su internet, una notizia pubblicata quasi 2 anni fa su un blog di chiaro stampo fantasy e che all'epoca fece grande scalpore. Trovo che sia ancora di stretta attualità.
Un quotidiano svedese, lo Sydsvenska Dagbladet, ha pubblicato nei primi mesi del 2012 alcuni documenti inediti, ormai declassificati dall'Accademia che assegna ogni anno appunto il Nobel, dai quali si apprende che nel 1961 l’importante riconoscimento per la letteratura fu negato a John Ronald Reuel Tolkien con la seguente motivazione: “Prosa di seconda categoria”. Non è un caso di omonimia, stiamo parlando esattamente dell’autore di pietre miliari come Il Signore degli anelli e Lo hobbit, riconosciuti capolavori e capisaldi del genere fantasy, con milioni e milioni di libri venduti (per non parlare delle trasposizioni cinematografiche, che hanno collezionato incassi da capogiro e prospettano di ripetere l'exploit a breve). Un giornalista ha avuto accesso alla Biblioteca Nobel di Stoccolma e ha visionato incartamenti non più classificati dell'anno 1961, visto che il segreto sui verbali cade dopo 50 anni. La candidatura di Tolkien fu segnalata dallo scrittore Cs Lewis, autore delle Cronache di Narnia, ma il giurato svedese Anders Osterling, figura eminente dell'Accademia e a lungo segretario permanente di quella istituzione, bocciò senza appello il “padre” di Bilbo, Frodo, Gollum, Gandalf e compagnia dell’anello, ritenendo che la scrittura dei suoi libri non fosse di alta qualità. Anzi, affermò senza mezze misure che lo stile del Signore degli anelli non era “in alcun modo all'altezza della narrazione della storia”. Un vero intelligentone...

lunedì 7 ottobre 2013

Esce il quinto diario delle streghe: qui siamo rimasti ai primi 4...

Sfogliando il sito della Newton Compton, nella sezione delle nuove uscite, mi sono imbattuto nella notizia dell'arrivo sugli scaffali di I diari delle streghe - La maledizione, quinto capitolo di una saga a cui mi sono avvicinato 3 anni fa, approfittando del prezzo low cost del volume che racchiudeva i primi 4 libri dell'autrice Lisa Jane Smith.
Ho affrontato la lettura delle avventure di Cassie e del Circolo di New Salem in estate, e ammetto che l'esperienza mi è piaciuta, tanto che mi riprometto di proseguirla con questo ulteriore gradino, prima o poi. Facendo un tuffo all'indietro verso il tomo che contiene L’iniziazione, La prigioniera, La fuga e Il potere, ricordo distintamente di aver pensato che, se fossi stato una ragazza (meglio se adolescente), avrei adorato quella quadrilogia in maniera totale. Pagina dopo pagina, mi sono imbattuto in atmosfere stile High School Musical, con il mito del ballo studentesco in stile americano e certe situazioni che ai miei tempi si chiamavano "alla Grease" e per la generazione precedente erano incarnate da "American Graffiti". Le scelte narrative, effettivamente, sono molto allineate ai gusti di un pubblico prettamente femminile, con modi di pensare e stati d'animo che difficilmente appartengono alla sfera maschile. Però, se uno si immerge nella vicenda, il cammino procede con curiosità e anche soddisfazione. Il finale (ma deve essere un problema mio, che non appartengo all' "altra metà del cielo") è un po' mieloso, con slanci di altruismo ben poco credibili e che meriterebbero il massimo rispetto, se uno ci si imbattesse. Comunque stiamo parlando di un'opera (così voglio chiamarla, anche se è formata da 4 libri) coinvolgente, che ritenevo chiusa lì. Avendo invece scoperto che prosegue, è d'uopo che io mi aggiorni su cosa altro succede alle "streghette".

giovedì 3 ottobre 2013

La Salani ha deciso: torna Harry Potter

La Salani sta alzando la temperatura di tutti gli appassionati di Harry Potter. Con una serie di “cinguettii” sul proprio profilo Twitter, la casa editrice alla fine di settembre ha promesso sorprese incredibili per i primi 15 anni di vita in Italia del maghetto più famoso della storia. Harry Potter e la pietra filosofale è infatti uscito nel 1998 dopo il boom registrato in Inghilterra, dove ha invece visto la luce nel 1997. Immediatamente la curiosità dei fan si è accesa, tanto che l’hashtag #15annidiHarryPotter è schizzato ai vertici della classifica delle tendenze più “in” del social network.
Piano piano le notizie sono state date con il contagocce, per tenere alta la tensione e non rivelare troppo tutto insieme. Prima è stato comunicato che il 17 ottobre verranno nuovamente pubblicati tutti e 7 i volumi della saga in edizione cartonata, poi che le copertine saranno tutte nuove, realizzate da Kazu Kibuishi, e infine che la traduzione che verrà adottata non sarà quella della prima edizione, bensì quella “riveduta e corretta” di Stefano Bartezzaghi usata per la ristampa in economica. Per completare il quadro, sul profilo Twitter della Salani sono cominciate a uscire le immagini delle nuove copertine, a scadenze precise. Ma il thrilling non finisce qui, visto che viene esplicitamente promessa una “sorpresa finale”. Di cosa si tratti non è dato saperlo, ma le interazioni tra la “casa madre” e i followers si stanno facendo sempre più intense, segno che l’operazione di marketing ha colpito pienamente nel segno. Del resto, trattandosi di Harry Potter, era difficile pronosticare che un’iniziativa del genere passasse inosservata e sotto silenzio…

martedì 1 ottobre 2013

Doctor Sleep, appuntamento a marzo

In America sta già rendendo felici i fan di Stephem King che lo attendevano da circa 4 anni, ma in Italia si farà attendere almeno fino a marzo. Stiamo parlando di Doctor Sleep, il sequel di Shining, nelle cui pagine il Re sviluppa le vicende di Danny Torrance, il figlio dell’indimenticabile Jack protagonista del precedente romanzo.
L’ex bambino dotato del “luccichio”, sfuggito con mamma Wendy all’incendio dell’Overlook Hotel, è adesso un adulto alcolizzato e allo sbando a causa dei traumi rimediati nell’isolamento tra le nevi, che hanno lasciato il segno anche su sua madre. Trasferitosi nel New Hampshire, trova lavoro in una casa di cura per malati terminali, dove con le sue doti (lo shining, appunto) aiuta i pazienti ad andarsene in pace. Questo gli procura il soprannome di Doctor Sleep. Ben presto, oltre che con un gatto in grado di vedere il futuro, stringe un legame con Abra Stone, una dodicenne dai forti poteri che è finita nel mirino di una gang di vampiri particolari, che si nutrono appunto dell’aura psichica di cui sono dotati alcuni ragazzi. Si scatena così l’ennesima lotta tra il bene e il male, nelle cui descrizioni King è sempre stato un maestro.
“Non è stato facile scrivere quest’opera – ha spiegato l’autore in una recente intervista – perché i lettori di Shining, dal 1977 a oggi, sono cresciuti. Ma tanti mi chiedevano che fine avesse fatto il piccolo Danny e la sua vicenda incuriosiva anche me. Così ho deciso di esplorarla”.
Per saperne di più, I lettori italiani hanno solo due opzioni: attendere l’uscita di marzo, oppure gettarsi nella lettura dell’opera in lingua originale. Dipende dal grado di pazienza di cui sono dotati…