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lunedì 14 ottobre 2013

Premio Nobel: quando Tolkien non fu reputato all'altezza

In questi giorni in cui si è parlato molto di Premio Nobel, ho trovato, girando su internet, una notizia pubblicata quasi 2 anni fa su un blog di chiaro stampo fantasy e che all'epoca fece grande scalpore. Trovo che sia ancora di stretta attualità.
Un quotidiano svedese, lo Sydsvenska Dagbladet, ha pubblicato nei primi mesi del 2012 alcuni documenti inediti, ormai declassificati dall'Accademia che assegna ogni anno appunto il Nobel, dai quali si apprende che nel 1961 l’importante riconoscimento per la letteratura fu negato a John Ronald Reuel Tolkien con la seguente motivazione: “Prosa di seconda categoria”. Non è un caso di omonimia, stiamo parlando esattamente dell’autore di pietre miliari come Il Signore degli anelli e Lo hobbit, riconosciuti capolavori e capisaldi del genere fantasy, con milioni e milioni di libri venduti (per non parlare delle trasposizioni cinematografiche, che hanno collezionato incassi da capogiro e prospettano di ripetere l'exploit a breve). Un giornalista ha avuto accesso alla Biblioteca Nobel di Stoccolma e ha visionato incartamenti non più classificati dell'anno 1961, visto che il segreto sui verbali cade dopo 50 anni. La candidatura di Tolkien fu segnalata dallo scrittore Cs Lewis, autore delle Cronache di Narnia, ma il giurato svedese Anders Osterling, figura eminente dell'Accademia e a lungo segretario permanente di quella istituzione, bocciò senza appello il “padre” di Bilbo, Frodo, Gollum, Gandalf e compagnia dell’anello, ritenendo che la scrittura dei suoi libri non fosse di alta qualità. Anzi, affermò senza mezze misure che lo stile del Signore degli anelli non era “in alcun modo all'altezza della narrazione della storia”. Un vero intelligentone...

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