Si trova in Gran Bretagna l'anello d'epoca romana che avrebbe ispirato Tolkien nella stesura della trilogia del Signore degli Anelli. A suggerire la possibilità che il monile d'oro, ritrovato nel 18° secolo da un contadino nella città di Silchester, fondata dai romani, sia lo lo stesso che lo scrittore inglese immaginò nelle mani di Bilbo e Frodo Baggins, sono stati gli studiosi dell'opera e i curatori di una mostra organizzata a The Vyne, una residenza dell'epoca Tudor nel New Hampshire. Si sa che le fonti di Tolkien, docente a Oxford prima di diventare noto come scrittore, sono letterarie “E’ dunque affascinante vedere la prova fisica dell'esistenza di questo anello, collegato a Tolkien dall'iscrizione riportata sulla superficie“, ha raccontato Lynn Forest-Hill, studiosa del Tolkien Trust, al quotidiano inglese The Guardian. Sull'anello si legge in latino "Senicianus vive bene in Dio", che collega il gioiello ad una tavoletta ritrovata nella vicina località di Dwarf Hill (ovvero la Collina dei nani). In quest'ultima un certo Silvianus parla di un anello rubato e lancia una maledizione: “Nessuno che porti il nome di Senicianus abbia salute fino a quando non avrà riportato l'anello al tempio di Nodens”.
Sia l'anello della famiglia Chute, proprietaria della residenza The Vyne, che la maledizione ad esso collegata, sono stati oggetto di studio da parte di Tolkien, nell'ambito del suo lavoro accademico, nei due anni precedenti la stesura di Lo Hobbit, opera prima con “l'Unico anello” protagonista. Il gioiello, le cui grandi dimensioni fanno pensare che il proprietario lo indossasse soltanto con i guanti, a differenza di quello tanto caro a Sauron e a Gollum presenta però sulla fascia esterna un'iscrizione in latino e una testa di leone.
Libri pensieri e altre amenità. Siete benvenuti ma ricordatevi di portare le banane al bibliotecario
domenica 25 agosto 2013
martedì 20 agosto 2013
L'orribile karma della formica e la voglia di sorridere
Anche se l'estate è già nella sua fase discendente, se qualcuno deve
ancora andare in vacanza e ha bisogno di un rapido consiglio per
portarsi un libro in valigia, consiglio decisamente L'orribile karma
della formica di David Safier. È vero che è uscito già qualche anno fa,
ma è stato recentemente ristampato nella collana Pickwick ed è quindi
piuttosto agile, tanto nel formato che nel prezzo.
Si tratta di un'opera leggera, che al lettore chiede solo lo "sforzo" di divertirsi senza bombardarlo con sottintesi, filosofie, significati nascosti o quant'altro. Ecco perché, pur essendo adatta a qualsiasi persona abbia voglia di sorridere sfogliando un buon libro in qualunque momento dell'anno, è particolarmente adatta al popolo dei vacanzieri estivi, che vogliono rilassarsi sotto l'ombrellone o in un fresco prato di montagna senza pensare a niente dopo le pressioni del lavoro o della scuola.
Non vorrei dilungarmi troppo sulla trama per non rovinare il gusto di esplorarla. Diciamo che la protagonista è Kim, una bella giornalista televisiva all'apice della carriera, un po' larga sui fianchi (e non lo dico per razzismo ma perché questo particolare riveste una certa importanza in un episodio della storia...) ma estremamente attraente e desiderabile. Per alimentare l'ascesa della carriera trascura il marito e una figlia, quindi la sua vita privata è un disastro per quanto è brillante quella professionale. La nostra anchorwoman, dopo aver ceduto alla tentazione di commettere adulterio con un collega belloccio, muore in una maniera a dir poco grottesca e torna in vita sotto forma di una formica. A spiegarle i motivi di ciò è Buddha in persona, che le rivela anche cosa occorre fare per salire la scala gerarchica del regno animale, una reincarnazione dietro l'altra, e poter aspirare al Nirvana. E qui mi fermo per non svelare troppo.... Dico solo che al fianco di Kim, per compiere il viaggio verso la redenzione, c'è Casanova, il leggendario amante veneziano a sua volta trasformato in un formicone con le ali. Entrambi, passo passo, capiranno quali sono stati gli errori che li hanno costretti a ripartire dalle viscere di un formicaio. La scalata verso quella luce che continua a respingerli è divertentissima e piena di frasi che sarà impossibile non appuntarsi da qualche parte, per poi rivendersele nelle serate tra amici.
Tra tante rose, ovviamente c'è anche la spina: non mi è piaciuto il finale. A conclusione di un ritmo così incalzante e rutilante, le ultime pagine sono un calo di stile inaspettato, un polpettone dell'ovvio, come se l'autore si fosse stufato di continuare a costruire la sua opera seguendo l'impalcatura già edificata e avesse deciso di chiudere in fretta tirando via. Un po' dispiace, ma è una cosa che si può sopportare.
Si tratta di un'opera leggera, che al lettore chiede solo lo "sforzo" di divertirsi senza bombardarlo con sottintesi, filosofie, significati nascosti o quant'altro. Ecco perché, pur essendo adatta a qualsiasi persona abbia voglia di sorridere sfogliando un buon libro in qualunque momento dell'anno, è particolarmente adatta al popolo dei vacanzieri estivi, che vogliono rilassarsi sotto l'ombrellone o in un fresco prato di montagna senza pensare a niente dopo le pressioni del lavoro o della scuola.
Non vorrei dilungarmi troppo sulla trama per non rovinare il gusto di esplorarla. Diciamo che la protagonista è Kim, una bella giornalista televisiva all'apice della carriera, un po' larga sui fianchi (e non lo dico per razzismo ma perché questo particolare riveste una certa importanza in un episodio della storia...) ma estremamente attraente e desiderabile. Per alimentare l'ascesa della carriera trascura il marito e una figlia, quindi la sua vita privata è un disastro per quanto è brillante quella professionale. La nostra anchorwoman, dopo aver ceduto alla tentazione di commettere adulterio con un collega belloccio, muore in una maniera a dir poco grottesca e torna in vita sotto forma di una formica. A spiegarle i motivi di ciò è Buddha in persona, che le rivela anche cosa occorre fare per salire la scala gerarchica del regno animale, una reincarnazione dietro l'altra, e poter aspirare al Nirvana. E qui mi fermo per non svelare troppo.... Dico solo che al fianco di Kim, per compiere il viaggio verso la redenzione, c'è Casanova, il leggendario amante veneziano a sua volta trasformato in un formicone con le ali. Entrambi, passo passo, capiranno quali sono stati gli errori che li hanno costretti a ripartire dalle viscere di un formicaio. La scalata verso quella luce che continua a respingerli è divertentissima e piena di frasi che sarà impossibile non appuntarsi da qualche parte, per poi rivendersele nelle serate tra amici.
Tra tante rose, ovviamente c'è anche la spina: non mi è piaciuto il finale. A conclusione di un ritmo così incalzante e rutilante, le ultime pagine sono un calo di stile inaspettato, un polpettone dell'ovvio, come se l'autore si fosse stufato di continuare a costruire la sua opera seguendo l'impalcatura già edificata e avesse deciso di chiudere in fretta tirando via. Un po' dispiace, ma è una cosa che si può sopportare.
venerdì 2 agosto 2013
Cinquanta sfumature di... rischio in Inghilterra
Boom di incidenti “sessuali” in Inghilterra, e a quanto pare la colpa sarebbe della trilogia delle “Cinquanta sfumature”.
I pompieri di Londra hanno individuato nelle vicende erotiche di Mister Grey e di Anastasia Steele, eternate dall’autrice E.L. James, la causa di molti imprevisti di difficile soluzione fra le mura domestiche. Infatti, secondo il servizio antincendio della capitale inglese, le chiamate da parte di persone rimaste intrappolate nel corso di giochi erotici, che in molti casi prevedono l’uso delle manette, sono state più di 1.300 negli ultimi tre anni. Un numero da record.
“Non posso dire con certezza se sia solo l'effetto di questi libri - ha affermato l'ufficiale Dave Brown - ma il numero di incidenti è cresciuto in modo impressionante”. I pompieri hanno anche lanciato un appello ai cittadini della City ricordando loro di evitare di spingersi all’estremo, con il pericolo di far sfociare il tutto in disgrazie. Oltre ai rischi che corrono gli “attori”, c’è anche il peso che ciò ha sulle casse pubbliche: gli interventi fatti fino a ora sono costati complessivamente 377mila sterline.
I pompieri di Londra hanno individuato nelle vicende erotiche di Mister Grey e di Anastasia Steele, eternate dall’autrice E.L. James, la causa di molti imprevisti di difficile soluzione fra le mura domestiche. Infatti, secondo il servizio antincendio della capitale inglese, le chiamate da parte di persone rimaste intrappolate nel corso di giochi erotici, che in molti casi prevedono l’uso delle manette, sono state più di 1.300 negli ultimi tre anni. Un numero da record.
“Non posso dire con certezza se sia solo l'effetto di questi libri - ha affermato l'ufficiale Dave Brown - ma il numero di incidenti è cresciuto in modo impressionante”. I pompieri hanno anche lanciato un appello ai cittadini della City ricordando loro di evitare di spingersi all’estremo, con il pericolo di far sfociare il tutto in disgrazie. Oltre ai rischi che corrono gli “attori”, c’è anche il peso che ciò ha sulle casse pubbliche: gli interventi fatti fino a ora sono costati complessivamente 377mila sterline.
Iscriviti a:
Post (Atom)