Da qualche giorno
devo scrivere una recensione, ma oggi lascio la precedenza alle signore.
Sarò pure bibliotecario e orango, ma conosco le buone maniere e so che è
il compleanno di Dacia Mariani, che qualche anno fa ho avuto anche il
piacere di incontrare nel corso di una presentazione di Bagheria. Da qualche
parte, sugli scaffali, ho anche il libro autografato, un vero tesoro.
Attualmente
è nelle vetrine il suo ultimo lavoro, Chiara di Assisi. Elogio della
disobbedienza, uscito per i tipi della Rizzoli. Tra quelle pagine
incontriamo la futura Santa che, ad appena 12 anni, vede Francesco "il matto" di Assisi che si spoglia davanti al vescovo e alla città. E' bella, nobile e destinata a un ottimo matrimonio, ma quel giorno la sua vita si accende del fuoco della chiamata. Seguirà lo scandaloso trentenne e si ritirerà dal mondo per abbracciare, nella solitudine di un’esistenza quasi carceraria, la povertà e la libertà di non possedere. Sta tutta qui la disobbedienza di Chiara, in questo strappo creativo alle convenzioni di un’epoca declinata al maschile. Perché, ieri come oggi, avere coraggio significa per una donna pensare e scegliere con la propria testa, anche attraverso un silenzio nutrito di idee.
In questo racconto, che a volte si fa scontro appassionato, segnato da sogni e continue domande, viene tracciato il ritratto vivido di una figura che prima è donna, poi santa dal corpo tormentato ma felice, con un linguaggio rivoluzionario e la capacità di superare le regole del suo tempo per seguirne una, la sua. E' anche la storia di un incontro tra la scrittrice, che ha costruito con l'arte di narrare la propria dimensione, e una donna intelligente e volitiva a cui invece la parola è stata negata. Un contrasto quanto mai interessante.
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