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sabato 2 novembre 2013

Torna Asterix, ma senza Uderzo

Dopo otto anni di assenza tornano le avventure di Asterix, l'indomabile Gallo, pubblicate in 15 paesi e tradotte in 23 lingue, con una prima tiratura di cinque milioni di copie. Asterix e i Pitti, misterioso popolo che abitava anticamente la Scozia orientale e settentrionale, esce con una importante novità: per la prima volta nella sua storia non c'è Albert Uderzo seduto dietro al tavolo da disegno, né è sua la sceneggiatura. L'eredità, pesante come il menhir che Obelix si trascina sulla schiena, è stata infatti affidata a due importanti autori di fumetto francesi, Didier Conrad e Jean-Yves Ferri. Entrambi nati nello stesso anno in cui debuttava la saga del villaggio gallico resistente all'invasione romana, sono stati scelti, spiegano dalla casa editrice Hachette, per la sceneggiatura che hanno presentato e per il prestigio dei loro lavori all'interno di una rosa molto ampia di nomi che erano stati proposti.
Uderzo è stato il creatore della serie di Asterix con il collega René Goscinny (creatore di Lucky Luke). Il primo albo vide la luce nel 1961, anche se una puntata pilota era uscita già nel 1959. Uderzo è sempre stato il disegnatore e Goscinny lo sceneggiatore ma i ruoli sono sempre stati sfumati. Nel 1977 René Goscinny muore prematuramente e l'eredità di Asterix è nelle sole mani di Albert Uderzo, che disegna e scrive altri nove albi, l'ultimo del 2005. Adesso il fumettista, 86enne, avrà una sorta di ruolo di solo supervisore e afferma: "Voglio che Asterix continui a vivere, questo momento è un po' come quando è morto il mio caro amico, sono rimasto due anni senza toccare la penna, e pensavo che l'avventura fosse finita, ma poi ho ricevuto delle lettere che mi dicevano: deve andare avanti perchè Asterix non è tuo, appartiene ai lettori".
Le avventure di Asterix sono i fumetti più venduti con un record di 352 milioni di copie e le più tradotte al mondo: 111 lingue e dialetti.

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