Squillino le trombe, si aprano i cancelli dell'Oltretomba. Il conto alla rovescia è finito: Inferno di Dan Brown da oggi è sugli scaffali. Niente è casuale nell'operazione di marketing che ha ammantato l'uscita dell'ennesimo best seller annunciato dell'autore del Codice Da Vinci, visto che il 14 maggio 2013 si può leggere 14/5/13, ovvero l'anagramma di 3,1415 che è il valore approssimato del pi greco. Un simbolo pregno di significati, dal momento che Dante nella Divina Commedia ha diviso l'inferno in cerchi concentrici e il pi greco è la pista per misurarli. Ma ad aumentare la febbre dell'attesa, nelle settimane scorse è stata anche ampiamente documentata la vita dei traduttori reclusi in un bunker della Mondadori a Milano con l'ordine del silenzio più assoluto, come se si trattasse di una questione di vita o di morte. Anche se poi, alla vigilia del grande evento, qualche anticipazione è apparsa online, visto che gli editori hanno messo sul web il primo capitolo. Da quelle righe si capisce che Robert Langdon (il professore di simbologia di Harvard già protagonista del Codice Da Vinci, di Angeli e Demoni e del Simbolo perduto) è in preda a un incubo con una bolgia infernale in un pozzo senza fondo, dove aleggia una donna velata che corre verso un fiume rosso di sangue in cui sono immersi corpi in agonia, vittime di violenze inimmaginabili. L'uomo si sveglia terrorizzato in un letto di ospedale ma, anziché nel suo Massachusetts, si accorge di essere a Firenze quando vede dalla finestra la torre di Palazzo Vecchio. E' stordito e ferito in un reparto dove viene curato dal dottor Marconi, che chiede l'aiuto ad una sua assistente, l'interprete Sienna Brooks, per parlare in inglese con il paziente. Da quel momento l'atletica e intelligentissima donna affiancherà lo studioso in una serie di avventure mozzafiato, partendo da Firenze per poi passare anche da Roma e spingersi ai confini dell'Asia. Il fine ultimo è fare i conti con il Consorzio, organizzazione guidata da un ricco magnate il cui obiettivo è decimare la rapida crescita della popolazione mondiale tramite una versione “rivisitata” della peste. Il tutto attraverso un misterioso enigma che proietta i personaggi in uno scenario fatto di arte classica, passaggi segreti e scienza futuristica. Addentrandosi nelle oscure pieghe del poema dantesco, Langdon dovrà decidere di chi fidarsi prima che il mondo cambi irrimediabilmente.
Dan Brown promette scintille a chi leggerà la sua ultima fatica: “E' una storia così terrificante - ha spiegato al Sunday Times - che ha fatto gran parte del lavoro per me. Non scrivo più di massoni e storie antiche, che sono cose un po' eteree, ma della visione dell'inferno fornita da Dante”.
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