Il libro rientra nella seconda tranche di volumi, 12 titoli, che l'editore romano manda sugli scaffali dopo il successo della prima dozzina di titoli che, in pochi mesi, hanno venduto 2 milioni di copie. Lugli, che nel 2009 ha partecipato allo Strega piazzandosi al terzo posto con L'istinto del Lupo, non ha dubbi. Iniziative di questo genere "dovrebbero essere allargate. E’ inutile continuare a piangersi addosso, dicendo che la gente non legge e non compra libri, se non siamo capaci di andare incontro ai lettori. Il dato di fatto è che le persone non hanno soldi". Per questo motivo bisognerebbe abbassare ancora di più il prezzo dei libri: "Sono a favore - rimarca lo scrittore - della politica dei prezzi bassi e della distribuzione indiscriminata. Vendere un libro in un autogrill o in un supermercato significa aver guadagnato un lettore che non va in libreria. L'importante è diffondere la lettura".
Nel romanzo in questione, tre casi che sembrano non avere alcun legame tra loro si fondono in una inchiesta ad alto rischio per Marcello Mastrantonio, un disilluso funzionario della Mobile in perenne conflitto con capi e colleghi. Al centro della vicenda ci sono un'organizzazione criminale che gestisce feroci combattimenti tra cani, un architetto assassinato nello scenario di un gioco erotico gay e una giovane donna sieropositiva sgozzata. Tutto porta a un assassino senza nome che uccide le sue vittime con un rasoio.
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